L’endodonzia è la parte dell’Odontoiatria che si occupa delle patologie della polpa dei denti (il cosiddetto “nervo”) e degli effetti che tali patologie possono causare sui tessuti ossei limitrofi alla radice del dente interessato (i cosiddetti “granulomi”, termine ormai entrato nell’immaginario popolare, che raggruppa tutta una serie di patologie e manifestazioni in realtà differenti) e sui tessuti mucosi corrispondenti ai denti interessati (ad es. infiammazione o, addirittura, fistole).
Quando il dente subisce un danno, spesso causato da carie o evento traumatico, in grado di compromettere la vascolarizzazione e l’innervazione pulpare fino ad arrivare alla perdita irreversibile della vitalità pulpare, è corretto eseguire un trattamento canalare (devitalizzazione se il dente è ancora vitale).
Quando si arriva a questo stadio la cura conservativa che consente di mantenere il dente evitando l’estrazione è la terapia endodontica, o cura canalare o anche più impropriamente devitalizzazione.
Mediante la terapia canalare, la camera pulpare ed i canali radicolari vengono svuotati, detersi, sagomati, disinfettati ed infine otturati.
E’ una terapia necessaria in presenza di una pulpite acuta, di granuloma periapicale, di ascesso o quando il dente per motivi protesici deve essere rimpicciolito a tal punto compromettere la vitalità del tessuto pulpare.
Per eseguire una corretta diagnosi sono necessari test diagnostici extra ed intra-orali (test di vitalità pulpari), ma in particolare modo si necessita di una radiografia peri-apicale prima di iniziare la terapia: nello Studio Dentistico Zemella, grazie ad un software appositamente dedicato, queste radiografie (digitali) possono essere subito elaborate a computer per prevedere la lunghezza totale del canale dentale, la sua forma ed eventuali imprevisti intracanalari.
Immagine con un collage di terapie calanalari effettuate in questo studio dentistico.
La moderna Endodonzia si avvale di strumenti sofisticati per la diagnosi e la terapia, quali i sistemi di ingrandimento operatorio, la strumentazione in leghe specifiche (Ni-Ti), il rilevatore apicale digitale, il micromotore endodontico specifico, i sistemi di chiusura 3D dei canali.
Oltre alla terapia canalare, l’endodonzia comprende anche le seguenti terapie:
– il ritrattamento canalare;
– la chirurgia endodontica (apicectomia);
– sbiancamento intra-canalare.
Le raccomandazioni cliniche riportate in questo sito, provengono dal volume “Raccomandazioni Cliniche in Odontostomatologia (2014)“: sono state redatte da esperti della professione odontoiatrica e validate da un Gruppo tecnico di lavoro coordinato dal Ministero della Salute e rappresentativo delle principali realtà istituzionali, scientifiche e associative del settore.
– CASI CLINICI –
Trascinare a destra e sinistra la barra presente sulla figura, per visualizzare l’ immagine precedente la terapia e quella a terapia eseguita.
La radiografia iniziale, mostra una frattura a livello della corona del primo molare ed una incongrua terapia calandre (associata ad una lesione apicale); la seconda radiografia illustra il ritrattamento calandre eseguito.
Lastre che mostrano la lesione periapicale a carico del premolare e la guarigione, a 12 mesi dalla terapia canalare.
Lastre raffiguaranti una pulpite causata da una lesione cariosa profonda, a carico del secondo molare inferiore, e la risoluzione in seguito a terapia canalare e ricostruzione.
Immagini raffigurante una camera pulpare di un molare superiore nel corso di un ritrattamento ortogrado
– FAQ –
(Domande Frequenti)
Cos’è la “devitalizzazione” del dente? Come si fa? Farà male?
Cos’è un ritrattamento endodontico? Perché è necessario farlo?